Il coronavirus ci ha costretto ad una lunga quarantena. Un cambio di abitudini repentino, per niente facile da accettare. “Di punto in bianco le nostre abitudini ordinarie sono diventate meravigliose e straordinarie. Buffo che il normale diventi straordinario” (Ilaria Capua). Va detto però che questa battuta d’arresto ci ha anche insegnato alcune cose. Ecco quelle che io ho imparato:
- Ho avuto più tempo per la famiglia, per leggere e per pensare. Attraverso i webinar poi – sia tenuti che frequentati – ho avuto anche l’occasione di conoscere persone nuove
- Ho imparato come gestire un webinar. Sono stato relatore di 16 webinar: non ho guadagnato nulla, ma ho avuto visibilità e ho imparato un nuovo modo di lavorare. Sul tema ho scritto un post. A fine aprile poi, un imprenditore siciliano mi ha chiamato e ho fatto la mia prima consulenza a distanza. Un grazie all’azienda Camena Marmi che si è fidata !
- Ho capito che l’e-commerce è un fenomeno inarrestabile non solo nel b2c ma anche nel b2b. Come ha scritto qualche giorno fa Sylvie Kauffman su Le Monde “.. I giganti tecnologici statunitensi si rafforzeranno ancora di più, tanto che alla fine saranno tra i grandi vincitori della crisi ..”
- Ho capito che un sistema produttivo globale troppo dipendente dalla Cina presenta molti rischi. E non penso solo alla carenza di mascherine. Non è mai buona norma avere un unico fornitore
- Ho usato di meno l’auto. Un amico assicuratore mi ha raccontato che in mezza giornata ha fatto il lavoro che prima faceva in un giorno. Usando di più email, telefono e videochiamate ha risparmiato tempo, denaro e ha inquinato meno.
Penso che molti di noi abbiano imparato qualcosa di nuovo, ma temo che con il ritorno alla normalità ci tufferemo a capofitto nelle vecchie abitudini, e la lezione della quarantena verrà dimenticata. Sarebbe tempo invece – come ha detto qualcuno – che nelle nostre aziende la P di profitto si moltiplicasse per 3: People, Planet, Profit.
Ovviamente non dimentico che la quarantena per molte piccole medie imprese avrà un impatto pesante sul fatturato e sulla continuità aziendale. Credo che come il virus sia stato più cattivo con la popolazione più debole, così accadrà nel mondo produttivo e del commercio. Le aziende già da prima più deboli, saranno quelle più esposte agli effetti negativi di questa lunga quarantena. Andrebbero da subito aiutate, con ossigeno di tipo economico-finanziario. Ma purtroppo non è ancora stato trovato un vaccino al virus della burocrazia.