Nei mesi scorsi Google ha commissionato a Doxa Digital una ricerca per valutare l’impatto del web sulle esportazioni di un campione di 5.360 piccole medie imprese italiane. E’ possibile scaricare una copia gratuita del report “Internet e export”.
Tra le altre cose emerge che solo il 34% delle PMI è presente online con il proprio sito Internet. E si tratta in molti casi di siti aziendali con una versione inglese “cucita” successivamente su un sito che ha già qualche anno e che quasi sempre viene aggiornato con poca professionalità.
Appena un potenziale cliente sente parlare di noi o ci incontra e ci valuta come fornitori la prima cosa che fa è un “click”. Prima ancora di chiedere un’offerta o rispondere alla nostra mailing. Il web ha accorciato le distanze, ma la maggior parte degli imprenditori deve ancora rendersene conto. Hanno un’opportunità enorme: dare una prima buona impressione a chiunque a costi accessibili. Invece l’enfasi è ancora una volta solo sul prodotto o sui cataloghi (strumento la cui utilità è sovrastimata). Dimenticando che oggi l’offerta in ogni campo è enorme e che raramente abbiamo a disposizione una seconda occasione per catturare l’interesse di chi ci incontra.